Salvatore Accardo: l'enfant prodige
Di Roberto Casi

Toscana Oggi - Settembre 1999

L'enfant prodige è diventato grande. Ne è passato di tempo da quando il piccolo Salvatore Accardo stupiva il mondo a soli 8 anni di età.
Sì, Salvatore Accardo un genio; un genio pari a quello di Mozart o di J.S. Bach. Su di lui si racconta una leggenda: nessuno gli ha insegnato come si tiene in mano un violino; il suo istinto, il suo genio, gli hanno permesso di avere un'impostazione naturale. Le mani si sono posizionate sulla tastiera nella maniera più corretta e l'archetto ha aderito alle corde con la giusta pressione; l'intonazione, poi, per lui non è mai stato un problema. Non ho mai sentito il violino di Salvatore Accardo avere problemi di intonazione che invece per i violinisti è un problema molto frequente (lo è anche per Uto Ughi).
La nota stonata però è stata la serata alla Chiesa di S.Francesco, ad Arezzo, la settimana scorsa. Non si poteva entrare se non per invito: idea geniale dell'organizzazione. Ma come, una volta che passa di qui un bel concerto è riservato solo agli azionisti e ai correntisti della banca sponsorizzatrice del concerto? Spero che mia nonna, che possiede un libretto al portatore in quella banca con seicentoventiduemilalire depositate, sia stata, almeno lei, invitata. E pensare che hanno anche pubblicizzato il concerto su di un giornale aretino: volevano forse farci invidia?

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