Masterclass-Seminari-Workshop SEMINARIO DI VOCAL TRAINING
Docente: M° Roberto Casi
A chi è rivolto: Il corso “Vocal Trainig” è rivolto a cantanti di ogni stile musicale, attori, insegnanti, professionisti che usano la voce a vari livelli. A chi vuole educare la propria voce per non incorrere in danni anche irreversibili del proprio apparato vocale, o a chi ha
bisogno di rieducarla in conseguenza di operazioni o che si trovi nel mezzo di una patologia (polipi o afonie di vario genere).
Il progetto è rivolto agli adulti e ai bambini dai 6 ai 14 anni, che chiaramente lavoreranno in gruppi separati. Lo stesso progetto è adatto per le scuole di ogni grado di studio, dalle elementari, alle scuole medie inferiori, alle scuole superiori ed anche ai corsi universitari. Per tutti il corso è rivolto sia agli allievi che agli insegnanti.
Il progetto è rivolto a tutti perché indaga sulle proprie possibilità vocali senza richiedere di essere performanti. Le patologie dell’apparato vocale derivano da cattive abitudini sia di impostazione vocale che alimentare o postulare.
Descrizione: Indagheremo sulla estensione e sulla tessitura.
Per capirne la differenza è un po’ come conoscere la propria automobile: sapere quanto la mia auto può andare veloce e quanto serve a me che vada veloce, cioè la differenza tra ciò che potrei fare e ciò che faccio.
Troveremo la giusta frequenza su cui parlare senza affaticarsi e volendo la giusta frequenza che ci permette di cantare dando il meglio della nostra voce, sperimenteremo la postura più adatta e la respirazione più rilassata.
Parleremo di patologie, come curarle e come guarirne. Faremo degli esempi di riabilitazione in caso di afonie e sentiremo i miglioramenti attraverso i giusti esercizi. Porterò la testimonianza di allievi guariti da polipi o afonie croniche e come abbiano girato tra medici specializzati e medicine di vario genere e non abbiano risolto se non con una corretta impostazione e presa di coscienza di cosa sia parlare e cantare.
La voce è un elemento rivelatore della propria personalità e coinvolge direttamente la parte emotiva. Sarà necessario utilizzare metodi diversi per personalità diverse così come è necessario andare incontro al temperamento di chi abbiamo di fronte se vogliamo instaurare con lui una relazione fruttuosa.
Quindi ci sarà un confronto di esperienze e di interessi da condividere.
Saper riconoscere dal tono della voce il carattere, la personalità, i limiti o i blocchi di che si ha davanti è fondamentale per una relazione costruttiva e leale e a volte questo, può anche salvarci la vita nel caso di abili e astuti utilizzatori del linguaggio parlato.
Obiettivi perseguiti: l’obiettivo perseguito è quello di un miglior uso della propria voce e anche quello di una stimolazione sensoriale ed emotiva per una migliore conoscenza di sé stessi.
Tempi di svolgimento:
Il corso si svolge in 3 incontri di due ore ciascuno.
Per info: info@robertocasi.it
VOCAL TRAINING SENTIRSI BENE!
Seminario rivolto ai diversamente abili
Docente: M° Roberto Casi
SENTIRSI BENE!
Canto, Teatro, Jazz….
conoscerli per conoscerci.
Ascoltare se stessi e gli altri.A chi è rivolto:
ll progetto “Vocal Training Sentirsi Bene!” è rivolto a bambini ed adulti diversamente abili con particolare attenzione per i portatori di handicap mentali.
Descrizione del Seminario:
Ampliamento dei nostri orizzonti, possibilità di considerare tra le nostre prospettive “reali”,
qualcos’altro che ora ci intimidisce, lentamente incuriosisce ma non osiamo rivelarlo a nessuno…neanche a noi stessi.
La creatività occupa una parte importante della nostra mente, del nostro essere…
la usiamo tutta?…la usiamo bene?…la conosciamo?…l’accettiamo?…
Ascoltare se stessi, accettare se stessi…ascoltare gli altri, conoscere e accettare gli altri.
SENTIRSI BENE!…
io mi ascolto, so farlo…
La propria voce che non riconosci registrata, e così la nostra immagine…noi e gli altri…noi in mezzo agli altri.
Il Canto, il Teatro, il Jazz, così come la pittura ed ogni forma d’arte, è sempre rivolta agli altri ed è sempre un S.O.S. tra l’artista ed il suo fruitore…sembra dire:
mi accetti?….io nel mio profondo sono così!.. Se vuoi possiamo essere amici, se vuoi possiamo riconoscerci fratelli.
Non più per pochi talentuosi ma per tutti, anche se le sensibilità sono personali e per questo diverse.
La stimolazione che viene dal suono della nostra voce è un occasione per comunicare prima del linguaggio parlato. Io ascolto il tuo suono e posso riconoscerti amico o un
pericolo per me. Posso avvertire cosa vuoi dirmi prima che la tua parola lo abbia espresso. In questo i portatori di handicap o meglio i diversamente abili, hanno molto da
insegnarci in quanto abituati da sempre a comunicare le proprie emozioni in maniera diretta, oltrepassando o accorciando i tempi di una gentile presentazione. La linea diretta delle emozioni passa dal suono e l’obiettivo è quello di sfruttare questo canale sentimentale per ampliare le possibilità di irradiare il proprio pensiero all’esterno.
Tempi di svolgimento:
Il corso si svolge in 3 incontri di due ore ciascuno.
Lavoreremo in gruppo e ci sarà bisogno di accompagnatori che solitamente lavorano con loro…serve uno spazio sufficientemente grande per potersi muovere e camminare liberamente.Per info: info@robertocasi.it
VOCAL TRAINING
Seminario per sordomuti
Docente: M° Roberto Casi
Descrizione del Seminario:
Il sordomuto può cantare in quanto possessore di corde vocali.
Nella prima metà dell’800 esisteva un prete, Don Antonio Provolo, capace di farli cantare con una voce meravigliosa insegnandogli a dosarla in maniera corretta.
Il metodo non è quello dei segni ma quello della “voce viva” come diceva don
Antonio Provolo, a cui donava col canto “la vita della parola”.
Del resto ci sono molte modi di intendere cosa sia il canto. Se il canto è una forma d’arte, come è scontato che sia, allora cantare si allarga ad una espressione
personale non codificata e obbligata dentro pochi stili per lunghe epoche.
Il canto può essere “il mio canto”, “il tuo canto”. Possiamo costruire successivamente uno stile e, come per ogni lavoro artistico, migliorarlo dopo..o anche adeguarci ad un epoca, ma non obbligati a farlo.
Ci sono più forme di sordità. Molti sordomuti hanno ancora residui uditivi e questo già è una fantastica strada da percorrere. Ma nel caso di una totale assenza di udito esiste la via ossea, la pelle, i nervi, le casse di risonanza che vibrano come ogni elemento sonoro vibra. Nessun suono si genera in assenza di vibrazione e la vibrazione è visiva o trasformabile in forma visiva e si può “sentire” con il tatto perché essa appunto vibra.
Ma prima di tutto questo, esiste una storia del canto.
Quale sordomuto potrà esserne privato?
Esiste una postura adatta al canto. Quale sordomuto vorrà privarsi di una ottima postura?Esiste una respirazione adatta al canto. Quale sordomuto potrà privarsi della gioia di una ottima respirazione profonda diaframmatica e salutare?
Esiste uno spostare il fiato alla laringe in una sospensione che anticipa il canto.
Quale sordomuto non avrà desiderio di sperimentare questa sensazione fisicamente gratificante di sentire la pressione del fiato spingere nella glottide fino a far esplodere l’aria fuori con potenza ed efficacia?
La sensazione del possesso delle proprie corde vocali nessuno ce l’ha come nessuno avverte la presenza del proprio fegato o di altri organi se non per motivi collegati al dolore.
I sordomuti probabilmente hanno una sensazione più alta di possedere le proprie corde vocali che non un normale udente.
Questo perché le loro sfere sensoriali sono più altamente richiamate ad un attenzione particolare.
A nessun sordomuto è negata la gioia di avvertire il respiro che si fa suono.
Tempi di svolgimento:
Il corso si svolge in 3 incontri di due ore ciascuno.
Per info: info@robertocasi.itCORSO DI CANTO POP/ROCK Il corso è rivolto a tutti dai 13 anni in su. Questo perché affronta i problemi di una voce che è in qualche maniera è già diventata adulta e cioè è avvenuta "la muta" con lo sviluppo. Anche se continua ad essere un momento delicato, dato che le corde vocali e l'intero corpo si trovano in una fase di crescita. Questo comunque permette un lavoro simile a qualsiasi altra voce adulta e ad un repertorio uguale ad un adulto, anche se con un risultato diverso. Gli incontri saranno collettivi e solo se superiori a 15 persone formeremo un nuovo gruppo. La durata degli incontri sarà di due ore. Lavoreremo nei primi quaranta minuti sulla tecnica e sulla teoria e il resto sulla sua applicazione al repertorio che ogni allievo proporrà oltre chiaramente a cose che proporrò io. Il lavoro collettivo permette un confronto molto utile per tutti. Accompagnerò io con la chitarra o con la tastiera e percussioni e inviterò gli allievi a partecipare a suonare almeno le percussioni o anche comunque a partecipare attivi alle prove dei compagni (cori, ritmi, ecc.).
La voce ha problemi uguali su stili diversi. Non esiste il problema del cantante lirico rispetto a quello del cantante pop. Tutti e due devono affrontare la postura, l'intonazione, la respirazione la potenza, il cambio di colore, l'estensione, ecc. Sono problemi uguali su repertori diversi che richiedono stili diversi perché il repertorio è diverso.
Il repertorio fa la voce, la crea, la richiede.
La prova di questo è sentire cantanti lirici che cantano il pop rimanendo nello stile lirico, o al contrario cantanti pop che affrontano arie liriche. Magari c'è voce, intonazione e tutto, ma quello che manca è lo stile. Quindi, una sola tecnica per diversi stili.
Il motivo per cui molti giovani cantanti si ammalano all'apparato vocale dovendo ricorrere a cure pesanti fino a operazioni alle corde vocali, è perché hanno ignorato queste basi salutari di igiene vocali da cui non ci si può distaccare. Un uso corretto della voce serve anche ad insegnanti, ad attori, a parlatori in genere dovuto alla loro professione. Ho lavorato spesso nelle scuole insegnando, oltre che agli allievi, agli insegnanti stessi aiutandoli ad usare bene la voce per evitare malattie o per risolvere problemi che si erano già presentati. Non è diverso che insegnare a cantare.
Tutto passa dalle corde vocali, dalle casse di risonanza, dall'uso corretto del diaframma.
Un elemento fondamentale è l'approccio emotivo. La propria storia, il motivo che conduce a scegliere di cantare piuttosto che recitare, oppure di cantare pop, rock piuttosto che lirica e quale lirica e quale pop/rock.
Cosa ti piace è fondamentale.
Nell'aspetto "scelta" c'è la ragione della propria capacità, del proprio talento o i motivi dei nostri limiti. Cercheremo anche di indagare sul perché si amano certe cose e si rifiutano altre. Potrebbe questo aspetto riservare delle sorprese. Quasi sempre si sceglie ciò che si conosce perché ce lo hanno fatto conoscere. Ma allargando i propri orizzonti potremmo scoprire che ci interessa anche altro e quindi affrontarlo o confermare la prima scelta.
Decide sempre l'allievo.
Per questo vi invito a portare un vostro repertorio che analizzeremo insieme e decideremo se e cosa approfondire, anche nell'interesse di tutti, dato che lavoreremo tutti insieme.
Per info: info@robertocasi.it