I dieci passi


Inauguro una rubrica che chiamerò, i dieci passi. Ognuno di noi ha, a dieci ipotetici passi, un'esperienza di potere mafioso. A volte ad un solo passo. Figlio magari di una mafia familiare che ti invita a delinquere anche solo a gettare, nottetempo, un avvolgibile rotto davanti ad un cassonetto come mio suocere provò a fare con me dicendo...lo fanno tutti. Le piccole mafie familiari, condominiali, cittadine, nazionali, internazionali. Antropologiche. Abitudini. Modi di usare lo spazio comune come "cosa nostra". Noi, qui, perché nati qui, della nostra religione, del colore della pelle giusta, del partito giusto, della longitudine giusta, noi e non voi, gestiamo a mo' giusto, corretto in quanto ineccepibile, perché la legge, l'uso, la storia o solo mi padre, mi nonno fanno e facevano così. Questa mafia a dieci massimo passi da noi, va denunciata, va estirpata. Va tolta da un linguaggio "innocente" che si nasconde dietro ad un...dicono che quello.. Volete togliere la mafia dal mondo? Toglietela da casa vostra. O da un massimo di dieci metri dalla vostra vita. La mafia di cui questa città di Arezzo è inzuppata, può essere tolta denunciandola. Non sono battute divertenti quelle che senti, sono vere denigrazioni che annunciano un isolamento e poi una cacciata dalla società. Sapete quanti concerti ho fatto uo negli ultimi 40 anni in questa città? Credo due. Non ho sbagliato a scrivere, ho proprio detto 2. Isolare per distruggere. Ma sono ancora qui mafia. Quanti "diversi" ha distrutto o tentato di distruggere questa città. Si chiama mafia. Si inizia dandogli il suo nome. Mafia. Ad esempio Arezzo... molti diranno che è un fatto personale ma rispondo anticipandolo che di questa città me ne sono fregato altrimenti farei altro. Ma conosco come si distrugge un talento. Un talento è diverso dal comune. Il diverso deve morire per la mafia. Col suo comportamento, senza dire parola, denuncia. Deve morire. Prova a rifugiarti dentro qualche istituzione di ispirazione misericordiosa poi vedi come ti cucinano. Dentro questa pagina avrò modo e avrete modo se vorrete, di mettere l'attenzione su tutto ciò che non può andare bene perché ingiusto ma si accetta perché...non conviene mettersi contro. Mi concentrerò su cose minime che passano per consuetudine e creano invece assurdità. Conosco molte persone isolate che vivono con difficoltà il loro libero pensiero. A volte li riconosco da sguardi che cercano solidarietà e finiscono in depressioni e droghe come sensibili ragazzi del bar sotto casa...a dieci passi. Buona liberazione.


Roberto Casi

05/02/2019

 

  <indietro