Il vecchio orafo aretino

L'orafo aretino un tempo aveva una cultura, ed era quella della povertà...così ha potuto fare tante cose ed avere successo nel suo lavoro. La povertà è la più grande scuola...forma...senza il rischio di insegnare il "grande" senso di se. Magari non hanno saputo spendere bene i soldi come potevano invece fare...ma la povertà ha il limite di portar via con sé ogni dono appena sopraggiunge il denaro. Almeno per una volta hanno saputo dove risiedesse la sapienza. A riguardo vorrei raccontare un fatto significativo di circa 25 anni fa...l'epoca dei primi albanesi in Italia...dentro c'è la storia di Arezzo e tanta dottrina....da imparare....soprattutto per chi parla di merito e pensa di trovarlo nel voto del docente...il merito è conoscere tante cose della vita...non basta la specializzazione, serve conoscere i perché del tuo agire quotidiano...se tu conosci la storia di ogni azione che compi meccanicamente ogni giorno sei dentro la sapienza...se conosci le risposte alle domande del quiz non meriti niente...per me sei leggermente inferiore al vecchio campione di flipper del bar sotto casa, bravo!....ma non ci serve.

La storia è questa:


Un giovane albanese bussa alla porta di una ditta orafa aretina in cerca di lavoro....il proprietario, direi, dato che si tratta di Arezzo, il "padrone", gli risponde che non ha bisogno di nessuno e che nel caso avrebbe necessità di qualcuno che sa già lavorare l'oro, quindi, ciao! Per il "padrone" la storia finisce lì. Arriva l'orario di chiusura e nell'uscire con la sua splendida auto dalla ditta vede l'albanese fuori nel giardino che vanga la terra insieme ad altri addetti al giardinaggio...scende dall'auto, e gli chiede...." Ma tu, che fai?" e l'albanese..."Quando sono uscito ho visto loro che stavano lavorando nel giardino e ho chiesto se avevano bisogno di aiuto e loro mi hanno preso per oggi a lavorare".
...risposta dell'orafo aretino...."Chi sa vangare, sa fare gni cosa....vieni che ti assumo!".

Ecco questo oggi non potrebbe più capitare, perché non molti ricordano il valore della vanga....e così l'oreficeria aretina è in crisi.


Roberto Casi

14/5/2014

 

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