Jimi Hendrix e la morte bambina

                                                                                                                                                                                               
 

Jimi Hendrix e la madre Lucille Jeter



Well, resto in piedi accanto ad una montagna e la trito con
il bordo della mia mano…

yeah!”…(Voodoo Child).
Bambino Voodoo, culto della vita e armonia del cosmo.
Dioniso Hendrix, dio della prosperità. Teatro della morte
dove il Cristo gronda sangue a grumi, ed il suo trionfo è
vita. Luce sul buio.                                                      
                                                                                    

Jimi Hendrix inizia a suonare la chitarra dopo la morte della madre.

Dioniso dio “vitale”, simbolo di prosperità, che dai origini al teatro. Il teatro che onora il Dio della vita con la tragedia.
A nove anni Jimi Hendrix inizia a suonare la chitarra dopo la morte della madre.
A nove anni Eugenio Barba (Odin Teatret) osserva la lunga
agonia del padre e la sua morte…oltre quello, la comprensione che
tutto è morte…oltre quello, la verifica che tutto è vita nella morte.
Nel teatro la morte è lì…nel palco d’onore…ti osserva.
I tuoi lutti passano in rassegna e la processione non                                                       
dimentica nessuno.
Il melodramma, essenza del teatro, si rotola nella morte
(libidine del loggionista è Violetta all’ultimo respiro).
Sciamano attore che succhi la morte, agonizza per noi e
risorgi in tempo per il tuo applauso.
Prima dell’inizio dello spettacolo le febbri. La scena è
dialogo con il passato, confronto con quello che ci
aspettavamo dalla vita…il tempo è fermo, lo spettatore
è lo spettro e tra poco berrà il nostro sangue, si
nutrirà della nostra carne (se tutto andrà bene).
Jimi Hendrix inizia a suonare la chitarra a nove
anni…dopo la morte della madre.
Nella chitarra di Jimi la scena.
La madre Cherokee il padre africano. Nelle origini la
santologia che invade l’Africa e la natura sciamanica
Cherokee..”…non è come nasci, ma come
muori, che ti rivela”. Questo stampato nel cuore Cherokee,
nel cuore del bambino voodoo (Voodoo Child), simbologie e
religione con al centro il culto della vita e dell’armonia
del cosmo. Visionario e premonitore è Jimi, il figlio della luna, il
bambino voodoo. La figlia del sole vince il figlio della luna, questo era già scritto.
La luce vince il buio.
La donna canta il suo primo mestruo e imparerà ad avere
modi eleganti, il figlio resterà da solo quattro giorni
nella montagna nell’attesa della veggenza, poi saprà
sacrificare sè stesso, questo nel principio Lakota-Sioux.
“Il guerriero per noi è chi sacrifica sè stesso per il bene degli
altri”. (Toro Seduto).
Quaranta giorni Gesù nel deserto prima dell’inizio della
sua vita pubblica.
Poi entrambi saranno adulti.

Jimi adulto…la sua vita pubblica.

Il blues è jazz…Jimi lo spiega.
Negli assolo di Jimi Hendrix il blues è la madre..”..madre
che torni…madre bambina che mi partoristi a 17 anni che
andavi a bere e non capivi cosa è “madre”…io, madre, ti
ritrovai nel blues.
Il dialogo con te è il mio canto velato, il velo
negl’occhi nella tenda con Dio, il mio canto la balbuzie di
Mosè. La voce si, trema..la chitarra convince di
più…sono il bambino voodoo…madre!.. lo riconosci?”.
Come non riconoscere le mie origini indiane Cherokee…e la
simbologia del fuoco, madre zingara…”occhi di zingara”.
Cherokee significa uomo che vive sulle montagne lassù come
in un palco. Il fuoco illumina e brucia il volto nel
tentativo di leggerne le profezie…la prima volta, ricordi
madre, fui portato in ospedale per le ustioni dal fuoco
della mia chitarra .
…mi rendo conto bene che sono stato ipnotizzato, io amo
il tuo amore zingaro..amo i tuoi occhi. Aspetto seduto
accanto al mio fuoco…pensi ancora a me? Oh mia
zingara!…Ho camminato nel lato destro della strada
(walk on the wild side), il lato ribelle. La mia anima ha
cercato il tuo amore, Gypsy. Mi ricordo la prima volta che
ho veduto i tuoi occhi, le tue lacrime…oh ragazzina!!!.
Sai che potrei amarti ma tu devi andare via, devi fuggire, Hey!
Sono stato ipnotizzato, io amo il tuo amore, “Gypsy Eyes”.
Sono stato in cerca così a lungo…io cado, le mie
ginocchia sono stanche ma sento il richiamo e sono salvo! Io
ti amo, TI AMO…ti adoro, si ti adoro!….morte bambina..(Madre!).
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Negro, maschera da bestia, scosso contorcimento, irrequieto,
labbra spesse, bocca nera (per il bacio che tradisce!) e
aureola nera (Giotto e Leonardo). La mia veste gialla, la
gestualità disordinata, la borsa (lì i trenta denari), un
demonio, un rospo entra nella mia bocca, un cane al mio
fianco….questa l’iconografia del Giuda! Si dice che Giuda
maledetto, fosse mancino…MANCINO!!!…a cui è negata
l’assoluzione finale…”impenitenza finale”, così si
chiama nella teologia.

Peccato contro lo Spirito Santo.

Non ha perdono.

“Paziente e misericordioso è il Signore, lento all’ira”.
(Salmo 144).

(Non era così chiaro tutto questo?!).

Roberto Casi

09/09/2011

 

 

 

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