Ricordo di "Come è profondo il mare"

 

Ai tempi, volevo fare il dj alla radio locale...ero molto
giovane e quindi speravo e attendevo di crescere. Il mio
amico Alessandro più grande di me aveva già il suo
spazio anche se nelle ore notturne. Andavo a trovarlo alla
radio...Radio Pietramala...Era uscito questo disco...lui lo
mette come la novità...tutti avvertiamo anche nella nostra
giovane età che questo disco era altro...già dalla
copertina...questi 2 mondi divisi dal mare...uno
specchio??..cosa significa?...come è profondo il mare,
cioè?!...questo vomitare parole immense infinite non
comprensibili nella sua conseguenza logica...logiche su
logiche...quel ..Babbo...parlato ...babbo...detto così
indicava altro...cosa?...noi abbiamo capito che quello era
un rosario....eravamo silenziosi...questa ripetizione
ostinata mutante ci faceva girare la testa...sentivamo
rispetto sacrale....Babbo....Abbà....Padre ...Padre
Nostro. Da quel giorno la mia vita la nostra vita iniziò
una mutazione...la radio non mi interessava più. Ma era
solo l'inizio.

Roberto Casi

27/03/2012

 

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