La
Scuola Creativa ha una funzione formativa di tipo circolare. Il suo
concetto, il suo progetto e la sua attuazione ha l'obbiettivo di creare
un soggetto conosciente e cosciente dell'intero panorama culturale che
a lui più lo interessa, non si limita alla conoscienza "lineare", si
parte da un porto e si naviga nell'intero mare. Abbiamo come unico vero
punto di partenza il porto che abbiamo deliberatamente scelto verso un
mare infinito, vagamente conosciamo il punto di arrivo, perché spesso,
in corso d'opera, capita di cambiare progetto. Questo succede perché si
acquisiscono conoscienze e quindi nuovi interessi, prima non
considerati perché sconosciuti. Ci sono basi solide che si considerano
senza nessun desiderio di scartarle. Ad esempio sappiamo che la musica
viene anche scritta, ma sappiamo anche che fino all'anno mille non
veniva scritta e non per questo non veniva eseguita. Sappiamo che la
matematica è una scienza perfetta ma che i migliori calcoli si fanno
con logiche approssimative. Conosciamo il nostro corpo ma senza la luce
dello spirito siamo un insieme di organi e non è la nostra intelligenza
a differirci dagli animali, anche perché ci sono ignote molte logiche
intellettive degli animali: la loro memoria, la loro capacità di
orientarsi, la loro organizzazione. Prendere coscienza che l'uomo è
corpo e spirito non ha bisogno di alcuna fede particolare, è logico e
razionale. Non si innamora un occhio o un muscolo, non si appassiona un
piede o un ciglio. La parte creativa di un essere umano è quel contatto
con l'oltrecorpo, ricercarla non è una perdita di tempo. Più questa
parte è nascosta, più l'individuo è depresso, più questa parte è
evidente, più l'uomo è vitale. Non posso interrompere una curiosità di
un allievo perché non rientra nel programma, ma appena apro la porta a
quella curiosità io non so cosa troverò oltre. Potrei trovare un
piccolo spazio o un universo, ho accettato di aprire quella porta,
ormai è aperta, cammineremo insieme. Io sono la guida che non saprà
rispondere a tutti gli eventi, almeno non in maniera immediata. A
questo punto il cammino diventa una ricerca: cercavamo le Indie,
troveremo le Americhe.
Possiamo affrontare qualsiasi "mare": asilo, elementari, medie,
superiori, università, master, sport, ogni forma di arte, ogni
strumento, ogni disciplina, potremmo anche inventarci nuove materie,
perché la base della Scuola Creativa è un metodo di apprendimento, non
una materia. È rivolta all'evoluzione e alla trasformazione della tua
mente e del tuo corpo nella direzione indicata dalla tua sensibilità
creativa. Non ci sono limiti umani che l'uomo non possa raggiungere,
sarebbe un controsenso nei termini: ciò che è umano è dell'uomo.